Il flusso...

Il flusso dei pensieri di una mente è un turbinio di emozioni e di sensazioni.
Io osservo la realtà e la descrivo, così per come è filtrata attraverso i miei occhi, la mia mente, il mio cuore, così per come la vedo io.

lunedì 7 novembre 2011

Panta rei: tutto scorre

Io stento a credere che siamo nelle ore decisive.
Mi chiedo cosa succederà domani e tutta l'Europa se lo sta chiedendo.
Può darsi, che come al solito, non succeda proprio niente, che si apri come al solito la furtiva compravendita di voti di improvvisi devoti o apparenti tali e che tutto resti fermo, anzi nemmeno più; è più probabile che tutto crolli, come già sta accadendo da tante ore.
Tutti stanno aspettando l'8 novembre 2011,  e per tutti intendo l'intero mondo politico, finanziario e anche quella parte di mondo "reale", tutti noi compresi, cittadini,  lavoratori, disoccupati, sfollati, terremotati, donne, anziani, bambini, gli onesti, le vittime di questo infame Governo, le vittime di questo triste mondo.
Ci vuol coraggio ad esaltare gli eletti del clubbino che possono ancora darsi al ristorante, scambiandoli per una bella maggioranza.
Ci vuol pazienza a sopportar l'indifferenza, quando hai 8 anni, sei appena scampato ad un'alluvione e rimarrai per sempre, ogni notte e ogni mattino, al risveglio, tormentato da una sola immagine in compagnia di un amaro sentimento di impotenza e senza la tua mamma.
Stavolta, stiamo assistendo al dipanarsi della metafora di un'Italia ormai stanca.
Stavolta,  non c'è stato spazio per l'affannosa ricerca della gloria e per il grido dei proclami; stavolta non abbiam visto alcun tentativo di mercificazione del dolore altrui e di oltraggio alla memoria.
Stavolta, come diceva oggi Le Monde, "è finita, Silvio, hai smesso di aggrapparti".
Questa volta, mentre la gente annegava senza alcuna possibilità di seconda chance, nè di godere dei "benefici" dei tanti sospirati e concessi condoni, non ci sarà niente che potrà arrestare quest'onda anomala, questa forza dirompente della natura. E anche lui ne è rimasto vittima.
Tutto scorre e non c'è rimedio, o despota,  né alla crudeltà della natura né all'intelligenza dell'uomo.
Tutto scorre lasciando i resti, i detriti, spazzando via non solo ciò che è bello e buono ma a volte anche ciò che di più marcio c'è.

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