Il flusso...

Il flusso dei pensieri di una mente è un turbinio di emozioni e di sensazioni.
Io osservo la realtà e la descrivo, così per come è filtrata attraverso i miei occhi, la mia mente, il mio cuore, così per come la vedo io.

martedì 31 maggio 2011

Eppur si muove!

Quelle piazze, a Nord come a Sud, piene di persone raccolte in un unico grido di felicità, in sospiri carichi di speranza, pronte ad abbracciarsi e ad abbracciare la nostra povera patria indifesa, a coccolarla, a scivolare uniti nella festa, resteranno per sempre impresse nella nostra mente e nei nostri cuori.

Il 30 maggio 2011 è una data storica, una svolta soprattutto per quei giovani, come me, che da anni aspettavano di essere avvolti da questo bel vento di cambiamento.
Noi piccole grandi donne e uomini aspettavamo, da troppo tempo, invano, che qualcuno  levasse il capo, ci guardasse e reagisse!
E soprattutto ci ascoltasse! Non solo si "ridestasse" per noi, ma anche per tutte le generazioni che vivono nel nostro Paese, troppo spesso, luogo di stenti e di sconfitte giornaliere.

Ci auguriamo che l'arrivo di "giovani" e oneste menti, che vivono all'interno della società, tra i suoi problemi e le sue tristi realtà, aiutino tutti i cittadini bisognosi di valori, di civiltà, di dignità, di amore per la propria terra a superare questo tempo grigio e amorfo!
Ci auspichiamo che passi tra noi, persi e dispersi nelle nostre paure e nei mali del nostro continuo "sopravvivere", quell'acerba, pesante, sensazione che tutti gli altri nostri coetanei, altrove nel mondo, siano sempre in movimento e si alimentino dei loro desideri e dei loro sogni, e che invece qui, lentamente, si precipiti nel profondo, malsano, immobilismo.

lunedì 23 maggio 2011

Io mi ricordo, oggi, ieri e domani...

Avevo solo sette anni ma lo ricordo come se fosse ieri.
D'improvviso mandarono in onda l'edizione straordinaria del tg 1 e dissero che una personalità importante dall'identità ancora non accertata, era rimasta coinvolta in un terribile attentato nei pressi di Capaci.
Per il resto, ricordo un continuo susseguirsi di notizie per l'intero pomeriggio e sera, immagini e aggiornamenti in tempo reale che, come schegge, arrivavano alle nostri menti e ai nostri cuori e ci trafiggevano senza lasciarci fiato.
E così, dissero che il Giudice Giovanni Falcone era deceduto e con lui, sua moglie e i tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani.
Spiazzati via, un sabato pomeriggio, da un boato tremendo, che li aveva ridotti in mille pezzi.
Vite spezzate perchè combattevano per affermare la legalità e la giustizia in una terra cieca e sorda, in un paese troppo compromesso e corrotto perchè scegliesse di salvarli.
Oggi, percepiamo forse un maggior senso di giustizia quando leggiamo che gli esecutori materiali di questa strage sono stati arrestati e etichettati con un "Fine pena MAI". Ma troppi misteri e tanti silenzi avvolgono ancora questa, come altre pagine di storia e di memoria italiana.
Tutti i bambini delle scuole, accorsi da tutta Italia, indossano oggi magliette con la scritta "Giovanni e Paolo, due italiani". 
Chissà perché, ma tutto ciò sembra sempre suonare come uno spot  o un semplice proclama dell'orgoglio italiano, accompagnato da sfilate di ben quattro ministri.
Come avvenne qualche anno fa, quando il nostro caro sindaco escogitò (o chi per lui) dei manifesti su fondo azzurro contraffatto con le immagini dei due giudici.
Tenere alta la memoria dei due giudici oggi, dimenticando domani quali sono i mali che generano il proliferare delle organizzazioni criminali e della mafia.
Sottacere e omettere. Tutte  armi che li uccidono ancora.

Certamente la presenza fisica conta quando è accompagnata da coerenza di pensiero ed azione, in tutte le piccole o grandi cose  che si compiono. 
Dobbiamo però scegliere da che parte stare: Non si possono onorare i magistrati oggi e dimenticarli domani.
I nostri due giudici   e le altre vittime di mafia come giudici, poliziotti, "semplici" cittadini vivono quando mettiamo in pratica idee di uguaglianza, giustizia ed educazione, quando lottiamo e fatichiamo per il bene della nostra città o terra madre, quando ripudiamo condotte e atteggiamenti prevaricatori che sono indice di malvagità .
Sono vivi nella misura in cui si elabora il dolore e lo si trasforma in una forza dirompente di energico cambiamento.
Sono trascorsi 19 anni e dopo che succederà?

martedì 17 maggio 2011

E il Re dov'è?

Tempo di cambiamento!

Non si è detto altro, nelle ultime 48 ore; minuti, secondi pervasi di sano stupore e grande frastuono, quello della vittoria o quasi, quello della gioia di dire basta e voler lasciarsi cullare dai tempi futuri e lasciarsi alle spalle quelli che furono!

Sono morti! sono morti! e non ci crediamo, anzi non ci abbiamo mai creduto alle loro farse e adesso, ora, che succede?
Succede che tanti, troppi, cominciano a non crederci, a non ascoltarli più ed è lì che soffia il dolce e forte vento del cambiamento!
E così, mentre  noi ci prepariamo a inseguire questo vento e a lanciarci, liberi, verso nuovi orizzonti, il Re è solo, nudo, muto e saranno inutili tutte le parole, vuote che si disperderanno nel vento perchè noi oggi siamo uniti e siamo più forti e speriamo solo di riemergere dal baratro in cui siamo caduti.

http://www.luigidemagistris.it/
http://www.pisapiaxmilano.com/

giovedì 12 maggio 2011

AMIA >> Non raccoglie, distribuisce....


Mercoledì 11 maggio 2011 alle 00.22 sulla corsia parallela a viale Regione Siciliana direzione Carini un pò prima di via Scobar.


Un camion della nostra cara azienda municipalizzata AMIA stava disperdendo il suo carico sulla via. Tra l'altro c'era un pò di traffico.
La raccolta differenziata è così : quello che non vogliono lo lasciano per strada ?

La pulizia della nostra città è assente.
Certa gente continua a buttare di tutto per strada, per esempio i dipendenti del Conad di via Valerio Rosso che portano i rifiuti del supermercato lungo la scuola media Leonardo Da Vinci.



Niente di più da dire, solo da piangere..........


mercoledì 4 maggio 2011

Ce ne sarebbe pure bisogno in Italia.

Ormai l'avvocato nei nostri bei paesi non corrisponde più all'immagine che abbiamo. Tutti credono che facendo l'avvocato si guadagna un bel pò.... Ma non è sempre vero !!!
Si verifica solo se hai il tuo studio e se hai delle cause. Ormai gli avvocati sono semplici dipendenti.
Alcuni avvocati hanno un fisso sotto la soglia della dignità (e quando sono pagati !!!).
Il gratuito patrocinio è rimborsato dopo 3 anni.

In Francia, dopo la riforma della "garde à vue" (l'arresto) che aumentava notevolmente la presenza degli avvocati durante queste 24 ore, "La cancelleria propone solamente un forfait di 300€ per 24 ore (150€ per una proroga) Il CNB (Conseil national des barreaux) chiede 366€"
Fino ad adesso, il pagamento era di 61€ per mezz'ora d'assistenza."

Per questo oggi sciopero nazionale degli avvocati in Francia....

http://www.francesoir.fr/actualite/justice/garde-vue-avocats-reclament-des-ajustements-98027.html

In Italia sarebbe tempo di pensarci....

martedì 3 maggio 2011

Tempi di cambiamento?

 Davvero interessante l'articolo di Ilvo Diamanti su Repubblica di oggi.

Come faranno adesso in tanti senza di lui,  Bin Laden, il guerriero senza né cuore né anima?
Io davvero mi sono chiesta se fosse mai esistito, se fosse sempre lui, se fosse ancora vivo.
Tutt'oggi, a volte e troppo spesso mi chiedo se è proprio e sempre vero, quel che voglion farci credere.
Appresi della sua esistenza l'11.09.2001 quando un pomeriggio di fine estate, immersa nel vortice delle terribili traduzioni di greco post-vacanze, qualcosa cambiò.
Il mondo occidentale si rese conto per la prima volta, dopo tanto tempo, di non essere più invincibile come credeva e tutti ci stupimmo nel contrapporre i due protagonisti di quello che sembrava un romanzo senza tempo: la storia del guerriero spargisangue nascosto in mezzo a campi e monti, in mezzo a capre ed arsenali  e quella del presidente spargisangue seduto in una scuola a legger storie di caprette. Tutto aveva l'aria inverosimile. Tutto sembrava confondere le nostre idee.
E così si è andati avanti per anni (sempre con le idee un pò confuse) trascinandosi una guerra che ha ormai soffiato ben 10 candeline e seminato morti ingiuste (quelle lo sono sempre) e macchiato il sogno della pace.
Ieri era Osama, prima fu Saddam, oggi è Gheddafi. Non sono certo icone per me come lo può essere un Obama, un Che Guevara, una Leda, un Nichi. Questi devono vivere, gli altri essere allontanati ma non dimenticati. E noi stiamo a guardare.
La fine di un ciclo, l'inizio di un altro. Segnali di cambiamento dove non si ode più il grido di parole come violenza, terrorismo e atrocità, ma si urlano e "si usano parole diverse", parole che evocano "la domanda di democrazia, libertà, lavoro".




http://www.repubblica.it/rubriche/bussole/2011/05/03/news/bin_laden_e_obama-15710202/?ref=HREA-1