Il flusso...

Il flusso dei pensieri di una mente è un turbinio di emozioni e di sensazioni.
Io osservo la realtà e la descrivo, così per come è filtrata attraverso i miei occhi, la mia mente, il mio cuore, così per come la vedo io.

martedì 5 luglio 2011

Non toccate Faber!

Oggi leggo che il mio più grande poeta e cantautore di tutti i tempi viene addirittura definito "poco originale" da una rivista.
Ciò merità molto più di una semplice rivolta perché chi infrange il "mito" De André, chi non sa leggere i suoi codici e udire le sue gioie e lacrime cantate sempre con poesia, calore umano e verità, non ha capito nulla dei suoi testi e tantomeno della sua genialità.
Senza dubbio, aveva tanti difettucci ed era pervaso da eterne confusioni, perdizioni, debolezze; ma in fondo era solo un essere umano anche se con una grande qualità, anzi almeno due: franchezza e grande sensibilità.
E questo è quello che più conta nella vita perché la chiave per capire il mondo sta nel comprenderlo e raccontarlo, nel conoscerlo in tutte le sue sfaccettature, soprattutto quelle che non piacciono.
Ciò che mi ha sempre colpito nelle sue parole e nella sua musicalità è sempre stato il coraggio di dare voce a tutti gli esseri di questo triste mondo, i "dimenticati" della società, i più deboli affranti dalle ingiustizie e abbandonati da tutti gli altri .
E poco conta che questo "borghesuccio" in realtà fosse politicamente confuso o fosse semplicemente un "cazzaro" e mica un santo! Ciò che noi ameremo sempre e non dimenticheremo mai è che lui c'era in quei momenti in cui avevamo bisogno di dolci parole o violenti moniti, lui sapeva sussurrarci tutto il suo sapere e attenzionare con coraggio tutto quanto di terribile o di bello e autentico ci fosse intorno a noi.

Lui ci ricordava che non esiste quel mondo perfetto che vogliono farci credere ci avvolga, che siamo tutti uguali e diversi nello stesso tempo e che anche se carenti di qualcosa, siamo pur sempre degli esseri umani, pensanti e con dei sentimenti.
Da La Città vecchia: 
"Se tu penserai, se giudicherai
da buon borghese
li condannerai a cinquemila anni più le spese
ma se capirai, se li cercherai fino in fondo
se non sono gigli son pur sempre figli
vittime di questo mondo".