Il flusso...

Il flusso dei pensieri di una mente è un turbinio di emozioni e di sensazioni.
Io osservo la realtà e la descrivo, così per come è filtrata attraverso i miei occhi, la mia mente, il mio cuore, così per come la vedo io.

domenica 19 giugno 2011

Tutti in piedi!

In questi giorni, mi sono ricordata di quanto sia importante non lasciarsi annebbiare la mente da problemi e malesseri e di come sia doveroso alzare la voce, tenere la schiena dritta e alzare la testa, soprattutto quando ti sembra tutto più difficile. Mi sono ricordata che non bisogna permettere a nessuno di piombare nei tuoi sogni per tranciarli e distruggerli.
Ricordata si, perché nel corso di questo mese, mi è sembrato che volessero farmi assopire nella loro caotica inerzia, dilaniando il mio essere e annientando tutte le mie difese. Perché si sa, chi ha una forte personalità, va reciso di tutte le sue energiche potenzialità, assopito e assimilato agli altri.
Del resto, in questi anni, come si è ripetuto più volte negli ultimi giorni, non aspettavano altro che continuare a creare dei "prodotti" tutti uguali, isolati e non pensanti che acconsentissero sempre a tutto.
E così, ci si aspettava che tutti questi "poveri" lavoratori in rivolta, perché rimasti senza alcuna risorsa, se non quella delle loro famiglie e dei loro cari, si appiattissero nel limbo dei loro problemi  e abbandonassero ogni capacità reattiva. Del resto, da quando gli operai, i saldatori o i pastori sardi sono coscienti ed esseri pensanti e parlanti? Da quando la nostra società li tiene in considerazione?
Così si credeva che quando un Ministro della Repubblica (più che altro mezzo) partecipasse ad un convegno, nessuno dovesse più osare porre delle domande, perché superflue, perché inutili, perché le voci "degli altri" non contavano più nulla.
E ancora, si pensava che quando l'Università di Palermo organizzasse un convegno sulle prospettive delle "carriere ONU" e si raggiungesse il numero "massimo" (per loro) di presenze nella storica aula magna di uno dei più bei palazzi della nostra città, gli "altri", quei poveri 20 giovani, giunti in ritardo non certo per scelta, nè per volontà, dovessero semplicemente accettare di aver trovato i cancelli chiusi, perchè "a causa di motivi di sicurezza", non c'era più spazio per loro.
Al massimo c'era sempre il sito da consultare; del resto un monologo, per giunta non vis-à-vis è sempre preferibile al dialogo. Crea meno problemi.
E in fondo si aspettavano che il geniale invito del Primo Ministro di andare a mare anzichè a votare, fosse accolto con gioia e con stupore e con consenso soprattutto.
E infatti gli italiani hanno detto si ma per dire no. E vorrei dire a chi ha creduto che la vera ribellione si attuasse col non-voto che è necessario vivere in una società democratica perchè si possa godere di diritti e che l'anarchia o l'astensione sono pure illusioni. Il referendum è uno degli strumenti di iniziativa popolare previsti dalla nostra Costituzione per garantire libertà di scelta e democrazia.
Allora smettete di fruire di quei pochi "servizi" offerti dalla società, spegnete il pc, il frigo, smettete di usare l'automobile e di pagare l'affitto, non acquistate nè vendete più nulla.
Uscite da questa società in cui pensate che non serva più a nulla votare.

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